LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITA’ DIGITALE-MALCEVSCHI A MANTOVASCIENZA

LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITA’ DIGITALE-MALCEVSCHI A MANTOVASCIENZA

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Nel corso degli anni, grazie al continuo progresso dell’innovazione tecnologica, la vita di ognuno di noi è cambiata notevolmente. Anche se le conquiste in questo campo hanno fino ad ora avuto degli effetti che a lungo termine si sono rivelati positivi, hanno comportato anche molti mutamenti e trasformazioni con ricadute dannose in primo luogo su ambiente e biodiversità, che si è compreso essere minacciati proprio dalle innovazioni che inizialmente sembravano promettere un futuro più brillante; ulteriori conseguenze negative sono poi emerse per la società e i singoli individui, che vedono aumentare il divario fra coloro che possono accedere ai vantaggi portati dall’innovazione e usufruirne e coloro che, al contrario, ne vengono esclusi  e così incontrano notevoli difficoltà nella vita quotidiana. Inoltre, attualmente le novità in ambito tecnologico ci conducono verso l’esaurimento delle fonti energetiche fossili, necessarie perché provvedono alla maggior parte del fabbisogno energetico mondiale, garantendo produttività e contribuendo attivamente alla produzione di gran parte degli strumenti innovativi di ultima generazione. Con l’aiuto del professor Alessio Malcevschi, chimico con un dottorato in Biologia Molecolare, docente di Food Sustainability e delegato dell’Università di Parma per la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile nonché organizzatore del festival dello Sviluppo Sostenibile ASviS sempre per la stessa università, cercheremo di capire come le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale possono portarci ad un futuro alla portata di tutti e rispettoso di ciascuno di noi e di ciò che ci circonda.

Partiamo dall’a-b-c…Cosa si intende per sostenibilità digitale e perché rappresenta una nuova una sfida?

Quello della digitalizzazione, del nuovo mondo dell’intelligenza artificiale, delle nuove tecnologie digitali che stanno plasmando e plasmeranno sempre più il nostro mondo è un tema di estremo interesse, che può dare grandi opportunità ma creare anche una
serie di preoccupazioni. Sostenibilità invece è l’altro grande termine che viene comunemente usato, molte volte anche a sproposito, che invece caratterizza il nostro mondo ed il mondo del futuro, soprattutto delle prossime generazioni. La sfida è
vedere come combinare le due.

Quali sono i pro e contro nel breve e lungo periodo relativi al crescente utilizzo di nuove tecnologie?

Anche questa è una domanda a cui è difficile dare una risposta netta. Io ad esempio mi occupo nello specifico di sostenibilità alimentare e mi spesso mi viene chiesto, anche dai miei studenti, se tecnologie come gli organismi geneticamente modificati o la sintesi in vitro degli alimenti sono sostenibili; la mia risposta è sempre “nì”, cioè dipende. L’innovazione, tecnologica in questo caso, può essere assolutamente utile, favorevole, però non è indipendente dal contesto; bisogna sempre definire i suoi
scopi. Quindi l’intelligenza artificiale, come tutte le nuove tecnologie, può essere sostenibile nella misura in cui sia poi finalizzata ad un bene comune e non ad un bene di pochi. L’accessibilità per tutti è ancora più importante nel campo alimentare. Potete fare un esperimento, anche in famiglia, è difficile ma si sopravvive: si può vivere una, due settimane senza telefonino, senza connessione ma vivere una, due settimane senza cibo è un po’ più problematico, complesso. La parola giusta è complessità e fa rima con sostenibilità e fa eco con novità.

Come far convivere una tecnologia sempre più sostenibile e l’attenzione per gli interessi economici, da quelli privati a quelli nazionali? 

Ci vuole una nuova visione del mondo, una nuova etica soprattutto. Non è un problema solo di tecnologia. Sono stato per trent’anni uno di quei ricercatori che si vedono a Focus o in televisione quindi certamente la ricerca è importantissima; però
di nuovo deve essere contestualizzata. Bisogna fare, visto che ha citato l’economia, una rivoluzione copernicana. In questo momento al centro delle strategie, delle politiche a livello sia nazionale che internazionale, ci sono le leggi economiche e
l’uomo orbita attorno. La rivoluzione copernicana è ribaltata: rimettere l’uomo al centro e l’economia a servizio dell’uomo.

[Emma, Maddalena e Valentina Palma]

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