AVES – DETTAGLI E STORIE DELL’AVIFAUNA MANTOVANA SI PRESENTA A MANTOVASCIENZA

AVES – DETTAGLI E STORIE DELL’AVIFAUNA MANTOVANA SI PRESENTA A MANTOVASCIENZA

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Yarbus aveva ragione. Con i suoi esperimenti di eye-tracking aveva capito che non si può fare a meno di immergersi in un paio di occhi che ci guardano da un’immagine o da una fotografia; siamo costretti a rimbalzare da uno sguardo all’altro senza riuscire a distogliere l’attenzione, meditando più profondamente su ciò che stiamo osservando andando oltre il valore estetico e artistico. È proprio questo l’obiettivo che Davide Meggiorini, naturalista mantovano che collabora con enti pubblici e privati per la realizzazione di azioni di ricerca e monitoraggio, vuole raggiungere con la propria mostra “AVES – dettagli e storie dell’avifauna mantovana”: far riflettere. Ogni esemplare delle più di 70 specie diverse ha delle peculiarità: essi sono stati immortalati in due anni di lavoro, grazie alla collaborazione con le stazioni di inanellamento delle Valli del Mincio, del Parco San Lorenzo di Pegognaga ed il centro recupero animali selvatici (CRAS) di Parcobaleno. Solo fotografie realizzate con un’inquadratura così stretta possono esaltare l’anima di quegli animali, ma c’è un filo rosso comune a tutte: la degradazione, l’alterazione o la frammentazione del loro habitat. È proprio per rappresentare la perdita degli ambienti che gli animali sono decontestualizzati attraverso sfondi neri e bianchi, da cui emergono con una forte tridimensionalità grazie ad un sistema di flash molto accurato; se non si riuscirà ad attuare concrete azioni di conservazione e ripristino degli habitat e a creare nuovi corridoi ecologici, in futuro rimarranno da fotografare solo i pannelli monocromatici, vuoti della preziosa biodiversità che ancora è presente nel territorio mantovano.

Il nostro territorio accoglie una ricchezza specifica sorprendente, rappresentando un’insostituibile area di nidificazione, svernamento e foraggiamento per numerosi taxa meritevoli di attenzioni e tutele secondo la Direttiva Uccelli e la Direttiva Habitat. Ma non è possibile proteggere ciò che non si conosce e magari nemmeno si pensa possa essere presente nel proprio territorio; visitare la mostra, in esposizione fino al 15 dicembre a Parcobaleno il sabato (15:00-17:00) e la domenica (10:00-12:00), significherà innanzitutto diventare a pieno consapevoli dell’abbondanza di specie del mantovano. E tra gli ipnotici occhi giallo-arancione del gufo comune, l’azzurro indescrivibile del martin pescatore e il criptico piumaggio del succiacapre sarà più semplice capire che ognuno può e deve dare il proprio contributo: le istituzioni locali come il singolo cittadino.

[Valentina Vitali]

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