Katatonia “Discouraged ones” (1998)

Katatonia “Discouraged ones” (1998)

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Katatonia
“Discouraged ones”, 1998 (Peaceville Records)
Gothic-rock

di Marco Caforio

Se le composizioni dei Katatonia, sino al capolavoro “Brave Murder Day”, potevano venir considerate monoliti, massicci e minacciosi, eretti ad eterno memento del mal di vivere, con “Discouraged Ones” cambiano le carte in tavola.
I nuovi brani della compagine svedese, infatti, paiono piuttosto fugaci istantanee di rimpianto, effimere briciole di malinconia, fulminei ma lancinanti attacchi di malinconia, ceneri di traumatici ricordi portate via dal gelido vento del Nord.
Musicalmente, dunque, assistiamo ad una inaspettata opera di semplificazione: sfrangiata in modo considerevole la durata media delle composizioni, abbandonate le derive estreme doom / death (e quindi anche il ricorso alle growling vocals), si abbracciano ora strutture più classicamente rock e sonorità più soffuse, con rimandi al post-punk, al depressive, alla dark wave.
Tale snellimento, si badi, non conduce in alcun modo ad un disimpegno di matrice commerciale, né, tantomeno, ad uno svilimento della componente emotiva.
Anzi, semmai è il contrario: l’ascolto di “Discouraged Ones” appaga ed addolora in egual misura, incanta e devasta al tempo stesso, incarna la perfetta sintesi di estasi e supplizio.
Ad un’analisi superficiale, infatti, ci troviamo di fronte a pezzi di simile durata, immancabilmente contraddistinti dalla reiterazione dello schema strofa – chorus, dai riffs e dalle linee vocali talvolta pressoché sovrapponibili.
Eppure proseguendo con gli ascolti, ed entrando in sintonia col carattere umbratile ed arrendevole del platter, vi accorgerete di quanta ispirazione e quanta maestria melodica alberghi nei suoi solchi.
Insostenibili inni di sconfitta interiore e di sommessa alienazione urbana come “I Break”, “Deadhouse”, “Gone” o “Saw You Drown” continuano, a distanza di 26 anni, ad esercitare un fascino tragico ed irresistibile.
Esattamente come una droga: sai che ti distruggerà, ma sai anche che non riuscirai mai a rinunciarvi. Questo è “Discouraged Ones”.

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