
la partita vista dal Ciffo
Dişmisièv, cioè “svegliatevi”. Si continua a non vincere, spesso a perdere, e quindi a scendere in classifica: dunque occorre far qualcosa, e intanto che Possanzini si interroga sul da farsi, io, da tifoso qualunque, dico ai nostri eroi: “svegliatevi”, giocate subito, dall’inizio, come avete giocato l’ultimo quarto d’ora col Frosinone, cioè per buttarla dentro. Già, perché ho visto un Mantova voglioso di vincere solo nell’ultimo quarto d’ora, mentre all’inizio “la tolém sü basa” (la prendiamo su bassa, partiamo pian piano), e gli altri ci fregano, regolarmente. Infatti il Frosinone, dietro di noi in classifica, ha vinto perché ha corso di più, ha manovrato più velocemente, ha dimostrato voglia di vincere subito, e ci ha trafitto in 2 minuti.
Eccolo, il primo gol, al 2’. Oyono viaggia sulla destra e crossa, Redolfi devia appena, e sulla palla arriva Vural che centra la traversa, ma il rimbalzo è sulla schiena di Festa e finisce dentro. “il Mantova finora non ha praticamente toccato palla”, così (più o meno) il cronista. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
All’11’ il pareggio, frutto dell’unica cosa bella del Mantova che io ricordo: Mensah-Trimboli-Galuppini-Radaelli e gol. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
16’. Galuppini potrebbe anzi “dovrebbe” segnare il vantaggio, ma palloneggia alto “da due passi”, su bell’invito testaiolo di Solini (mischia da corner. clicca sul disegno per ingrandirlo)
Passano 2 minuti e il vantaggio lo trova invece il Frosinone, pure su corner: testatona schiacciante di Bohinen e gol di Lusvardi che anticipa tutti, compreso Festa, inspiegabilmente sul primo palo. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Del resto e del secondo tempo non mi viene da disegnare niente, nonostante le occasioni da una parte e dall’altra, i due rigori reclamati dal Mantova e il tardivo-improduttivo forcing biancorosso finale. Dişmisièv.