
Barry Ryan
“Eloise” (MGM Records, 1968)
Barry Ryan. Vi dice niente questo nome? E’ stato un cantante pop britannico. figlio di Marion Ryan, un’interprete melodica che ebbe il suo momento di gloria intorno al 1950, debuttò nella musica insieme al fratello gemello Paul, formando cosi il duo Paul & Barry Ryan, che portò al successo negli anni 60 diverse canzoni, in gran parte composte da Paul: come:Have Pity on the Boy e Missy Missy entrambe del 1966.
Alla fine del 1968 la mania del pop sinfonico aveva raggiunto il suo apice. Barry Ryan, insieme a Paul scrisse Eloise, una canzone che esaltava il colore della sua voce ma che principalmente colpiva per gli improvvisi cambi di ritmo e l’imponente sezione di archi. In seguito al grande successo europeo a Barry Ryan venne chiesto di realizzarne anche una versione italiana, ma il pubblico preferi’ di più quella in inglese. Eloise ebbe ungrande successo anche a Bandiera Gialla, la nota trasmissione radiofonica di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, dove di solito erano i brani ritmici a funzionare maggiormente . La canzone dalle atmosfere melodrammatiche dura sette minuti e conquistò la vetta delle hit-parade di mezzo mondo.
Il cantante ebbe ancora grande successo negli anni seguenti con pezzi come Love Is Love (1968), The Hunt (1969), Magical Spiel (1970) e Kitsch (1970), ma nessuno di essi poté eguagliare la fama di Eloise .
L’artista si allontanò dalla scena musicale nei primi anni 70.Riapparve dopo alcuni anni per tenere alcuni concerti e questo fino al 2003. Dopo divenne un apprezzato fotoreporter.
Barry Ryan è morto nel 2021, quasi 73enne.
Ma torniamo a Eloise. Ero indeciso se inserirla nella rubrica Amnesie musicali o Hit d’altri tempi, che, come sapete, anche se sono cominciate da poco su Radiobase, hanno una motivazione diversa nel citare una canzone specifica. Abbiamo scelto amnesie musicali perché, pur essendo stata presente in molte classifiche internazionali alla fine degli anni sessanta e all’inizio dei settanta, ci sempre più giusto sottolineare come la canzone, ad un certo punto è stata un po’ dimenticata e poco trasmessa. E questo rappresenta per noi un’amnesia musicale.Ricordiamo ancora le due cover italiane di Dino e Mino Reitano, buone ma non a tal punto da avvicinarsi alle vendite della versione originale in inglese di Barry Ryan.