Sam Cooke “A change is gonna come” (1964)

Sam Cooke “A change is gonna come” (1964)

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Sam Cooke

“A change is gonna come”
Dall’album:“Ain’t That Good News” (RCA Victor Records, 1964)

Samuel Cooke, detto, Sam  è stato un cantante, compositore e produttore discografico statunitense, di musica gospel, R&B, soul e pop.
Musicisti e critici oggi lo ritengono uno dei fondatori della soul music e uno dei più importanti cantanti della storia di questo genere.  È stato definito da molti “il re del soul” (e, a parere di Jerry Wexter dell’Atlantic Records, il miglior cantante di tutti i tempi
Cooke fu tra i primi artisti neri a occuparsi anche degli aspetti imprenditoriali della sua attività.  Fondò sia un’etichetta discografica che una casa editrice, come ampliamento della sua carriera di cantante e compositore  Era uno dei sette figli di Annie Mae e del reverendo Charles Cook, un ministro della Chiesa battista. Cooke(la e finale al cognome l’aveva aggiunta lui( morì all’età di 33 anni in circostanze non del tutto chiarite l’11 dicembre 1964, nell’Hacienda Motel a Los Angeles.la versione ufficiale afferma che Sam Cooke venne ucciso con tre colpi di pistola calibro 22 dalla dipendente Bertha Franklin, la quale sostenne di essere stata minacciata da Cooke ubriaco e di avergli sparato per legittima difesa.
L’influenza di Cooke fu notevole: a lui si ispirarono artisti quali Rod Stewart, The Animals, I Beatles,  (in particolare John Lennon), John Mayer, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Steve Marriott, Tery Reid, Steve Perry; nel genere R&B tra i vicini a Cooke si possono citare Otis Redding e Aretha Franklin.  La canzone A Change Is Gonna Come( in italiano si può tradurre: un cambiamento arriverà) è stata ispirata da vari eventi della vita di Cooke, in particolare quando lui e il suo entourage furono respinti da un motel riservato ai bianchi in Loiusiana. Cooke si sentì in dovere di scrivere una canzone che parlasse della sua lotta e di chi lo circondava, e che riguardasse il Movimento per i diritti civili e gli afroamericani.
Dopo aver ascoltato la canzone di Bob Dylan “Blowin’ in the Wind “nel 1963, Cooke fu profondamente commosso dal fatto che una canzone così toccante sul razzismo in America potesse provenire da qualcuno che non era nero e si vergognò anche di non aver ancora scritto qualcosa del genere lui stesso.
Dopo il Natale del 1963, Cooke invitò JW Alexander, musicista, cantautore, produttore discografico e imprenditore americano, a casa sua per ascoltare in anteprima la sua nuova canzone che aveva appena scritto, di cui Cooke era entusiasta. Alexander la considerava più personale e politica di qualsiasi cosa avesse mai ascoltato fino ad allora. Avvertì Cooke che forse non avrebbe tratto profitto dalla canzone come aveva fatto con canzoni più leggere e pop, ma a Cooke non importava.
Il cantautore consegnò la canzone al suo arrangiatore Renè Hal, senza istruzioni specifiche su cosa volesse personalmente, ma per darle “il tipo di strumentazione e orchestrazione che richiedeva”.Ogni verso è un movimento  differente, con gli archi e il corno francese presente nella registrazione che aveva lo scopo di trasmettere un senso di malinconia.
La canzone fu pubblicata il 1° marzo 1964 come traccia dell’album di Cooke “Ain’t That Good News”. Non sarebbe stata pubblicata come singolo per altri nove mesi.
“A Change Is Gonna Come” divenne un inno per il movimento per i diritti civili.
Otis Redding reinterpretò la canzone per il suo album del 1965.. Da allora fu spesso ripresa da altri cantanti in altre occasioni, anche eseguita parzialmente  Nel 2019 Céline Dion l’ha interpretato come parte di un tributo ad Aretha Franklin.
Possiamo dire che A Change Is Gonna Come rappresenti un amnesia musicale? Forse una canzone così meriterebbe di essere inserita sempre in un concerto, in una circostanza legata alla musica. Questo è avvenuto almeno, lo abbiamo detto, fino a pochi anni fa ma comunque poco si è parlato di lui, di Sam Cooke e della sua biografia.

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Giornalista e scrittore. Per anni vice caporedattore di Radio Uno e GR Rai. Autore di testi teatrali. Ha pubblicato una decina di thriller e libri dedicati alla musica con la casa editrice Zona Music Books.