Brian Hyland “Itsy bitsy teenie weenie yellow polka dot bikini” (1960)

Brian Hyland “Itsy bitsy teenie weenie yellow polka dot bikini” (1960)

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Da un po’ di estati sono tornati i cosiddetti tormentoni che ci accompagnano per tutto il periodo quasi sempre con notevole successo (che oggi viene misurato attraverso le tecnologie e quindi I dischi d’oro o di platino si sprecano!.) In effetti con la fantasia di autori come Fedez, Achille Lauro e la “precettazione” di artisti spiritosi e senza tempo(vedi Orietta Berti e altre mescolanze) questi brani non sono poi male. Certo il Cantagiro era un’altra cosa ed anche  la manifestazione a tema(estivo) Un disco per l’estate, si potrebbe dire che fosse il Festival di Sanremo di Giugno.era una gara che andava in onda in televisione. Ma attenti: i tormentoni non sono nati con i Righeira. E se vi dicessi che ci sono sempre stati? O perlomeno dagli anni 60? Un nome: il cantautore americano Brian Hyland e la canzone dal titolo chilometrico:  Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka dot Bikini!  Da piccolo Brian studia la chitarra e il clarinetto e all’età di 14 anni  fonda una band inviando una serie di nastri alle maggiori case discografiche senza ottenere grandi riscontri  e per ciò decide di intraprendere una carriera da solista.  E soli 16 anni ottiene il suo primo successo con Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini. Il successo e’ arrivato praticamente subito. Il singolo non solo raggiunge le vette delle classifiche americane ma anche tedesche, olandesi, norvegesi e poi tanti premi. Qualcuno diceva che era una canzoncina con poco spessore(se avessero conosciuto quelle successive!!) E’ la malinconica  storia di una bella ragazza che, vestita solo di un mini bikini a pallini gialli, si vergogna a mostrarsi sulla spaggia, e tenta di nascondersi con risultati peggiori del male. Che dire! Una gran tenerezza ma il bikini all’inizio era considerato  una provocazione di ragazze troppo disinvolte  per non dire quello che succedera’  dopo con il topless o le spiagge dei nudisti, allora pura  fantascienza come la vita sulla luna! Riascoltandola oggi  ho trovato la canzone  divertente ed anche musicalmente non sprovveduta.  Il brano fu tradotto con buoni risultati in italiano da Marino Marini (Pezzettini di bikini) e ripreso dal misterioso complesso Fraternity Brothers, sconosciuto in tutto il mondo tranne che in Italia.Si ricordano anche due versioni: quella di Dalida e di Roberto Sanni. E Brian Hyland? Nato nel 1943, coetaneo di Mick Jagger, ebbe un periodo difficile perche’ il successo della sua canzone estiva  fu tale che gli ci volle del tempo prima di imporne altre. E se vi dicessi che ancora, di tanto in tanto, si esibisce?  Adesso certamente lo fara’ per noi. Ecco dunque Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini: ingenuita’ si’ ma anche divertimento in un mondo fatto ancora di sogni e di molte curiosita’.

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Giornalista e scrittore. Per anni vice caporedattore di Radio Uno e GR Rai. Autore di testi teatrali. Ha pubblicato una decina di thriller e libri dedicati alla musica con la casa editrice Zona Music Books.