Ultrà religiosi e ultrà calcistici

Ultrà religiosi e ultrà calcistici

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Buon giovedì controllato

Ieri, un uomo di origini tunisine, è entrato in un supermercato del centro, si è diretto al banco degli affettati e ha rubato un coltello, col quale ha sparso terrore, tra clienti e commesse, poi è uscito, invitando tutti noi a convertirci alla “sua” religione, ha attraversato la città, sempre armato dello stesso coltello e, arrivato in piazza Sordello, circondato Polizia e Carabinieri, è stato fermato con il taser che, questa volta, ha funzionato, neutralizzandolo, e non ha prodotto il morto.

Il problema, non sono solo questi ultrà religiosi che non si limitano a suonare il campanello di casa, ma tutti gli ultrà e i fanatici di qualche cosa o di qualcuno.

Accettiamo come normale, che in vista di certe partite, si blocchi tutta l’area dello stadio per ore, con fanatici che girano con spranghe per spaccare la testa a hi ha una sciarpa diversa, che rovinano treni e bus, e che, di fatto sono l’università della violenza.

Sono tutti gli ultrà che sono pericolosi, non solo quelli che, in clima pre elettorale, si spera portino voti o li portino via agli altri.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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