Buon giovedì lavorante
Nel giorno in cui ricordiamo la Liberazione dal Nazi-Fascismo, da mai scordare nonostante ci provino in tanti, anche cariche dello Stato, vorrei parlare di lavoro e di morti sul lavoro.
Le statistiche e i dati relativi ai primi mesi di quest’anno, pongono Mantova e provincia, al secondo posto dopo Milano, in Lombardia), per incidenti mortali sul lavoro.
In valore assoluto sono stati 4 i morti sul lavoro nei primi due mesi dell’anno (a Milano 5), pertanto siamo sul podio, non certo invidiabile, in questa graduatoria.
Le norme ci sono, i rappresentanti eletti dei lavoratori (Rls) ci sono; i responsabili aziendali (Rspp) pure, i corsi vengono fatti, così come gli aggiornamenti, eppure gli incidenti mortali, sul lavoro, non calano.
Se é vero che nel conteggio rientrano anche gli incidenti che avvengono “in itinere”, (da e per il lavoro), anche depurando i dati da questi casi, rimangono comunque sempre troppi i morti, ma anche i feriti, a causa del lavoro svolto.
Il caschetto é meno coreografico del cappellino fatto col giornale, ma la protezione é diversa, così come fa la differenza, non dare confidenza a scale, trabattelli, rulli che si muovono, muletti in retromarcia e trattori in bilico sui fossi.
Misurare e rallentare i gesti, non é totalmente risolutivo, ma é sicuramente sulla strada della riduzione del farsi male.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
Immagine tratta da:http://www.milanotoday.it/cronaca/morti-bianche-milano.html