
Buon venerdì sveglio
Già erano comparse false E-mail con richiesta di toccare uno specifico link da parte di false Enel e false Tim; ora si sono aggiunte anche quelle inviate da false INPS e da un Cantone Svizzero che vuole soldi per presunti superati limiti di velocità della nostra auto, anche se non si é mai stati in Svizzera.
Come si dovrebbe sapere, il mittente di una e-mail non é certo e nemmeno univoco; si può facilmente cambiare come é facile farlo sul retro di una busta cartacea, con un nome diverso da chi effettivamente spedisce o scrive.
Stanno arrivando e-mail apparentemente dell’INPS che chiede di toccare un link che é invece un trappolone per aprire la porta dei nostri PC, Tablet e SmartPhone all’installazione di virus informatici.
Una finta polizia locale svizzera, chiede di versare 111 € per una infrazione avvenuta nel Cantone Uri, sconosciuto ai più e a quasi tutti i destinatari mantovani.
La richiesta in Euro e non in Franchi, l’iban di una banca tedesca e non svizzera, il fatto che la Svizzera sia extracomunitaria e che nemmeno i paesi Europei riescono a farsi pagare le multe prese fuori dal nostro paese, se non con passaggi burocratici infiniti, dovrebbe far suonare non un semplice campanello d’allarme, ma un clacson bitonale.
A risentirci, a a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti