
Buon venerdì generazionale
Questa crisi oltre a portare via una generazione ne sta dimenticando un’altra: quella di scolari e studenti.
Nessuna commissione si sta occupando della scuola, chiusa e basta.
Non ci sono iniziative, se non forse qualche privato che si organizza, ma per il resto si pensa di aver risolto il problema lasciando a casa scolari e studenti, scaricando l’onere educativo ai genitori.
Ma i genitori del 4 maggio o poco dopo, dovranno tornare a lavorare e allora chi starà, o meglio, chi istruirà scolari e studenti?
Non i nonni che sono i più a rischio, a sentire gli scienziati, che però si sono ben guardati di affrontare il problema scuola rimandandolo a settembre.
Non i genitori che, se fortunati, andranno a lavorare, e allora chi?
Siccome dovremo convivere con la distanza tra esseri umani e forse anche con gli animali domestici, facciamo ritornare negli immensi spazi delle scuole vuote le classi finali, prossimamente impegnate in esami e per gli altri, a turno, usare strutture e il personale che giustamente viene regolarmente pagato.
Perdere due generazioni, una per decessi e l’altra per abbandono culturale ed educativo, in un solo colpo, sarebbe troppo.
A risentirci o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti