Buon sabato riflettente
Il pessimo 2020 se ne è andato con molti insulti, eppure ci sono cose da imparare e tenere a mente.
Intanto il passaggio psicologico della chiusura di un anno problematico è importante ma non ha chiuso i problemi che rimangono e vanno affrontati anche in questo 2021.
Abbiamo comunque imparato che la libertà non è vero che sia individuale ma è collettiva, che da soli non ci si salva, che la scuola è l’ultima preoccupazione di chi ci governa, che i medici e infermieri non sono dei culi di pietra ma che rischiano di morire e sono morti in tanti, per salvarci, che il volontariato è una colonna portante, che per fortuna qualcuno paga e ha pagato le tasse, altrimenti col cavolo che si vedevano i ristori e la cassa integrazione anche se a singhiozzo, che per fortuna siamo rimasti in Europa, e con l’Euro, altrimenti non avremmo nemmeno lo “sfizio” di poter discutere se prendere i fondi o lasciarli ai frugali nordici.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
#fotoNONmie tratte dalla rete