Giornali e social non sono giudici

Giornali e social non sono giudici

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Buon venerdì realistico

Un quotidiano, che va in edicola grazie alle sovvenzioni pubbliche, altrimenti non arriverebbe nemmeno alla fine delle rotative che lo stampano, ha sbattuto in prima pagina il nome di una funzionaria che ancora doveva ricevere comunicazioni di reato da parte di un Giudice e, questa, si è buttata dal secondo piano.

Due conduttori televisivi hanno scherzato sugli occhi a mandorla di una parte della popolazione mondiale e un sito social li ha bersagliati al punto che hanno dovuto chiedere scusa.

La forza dei social sono coloro che li seguono, ma chi li segue sono spesso robot o comprati al mercato digitale come può verificare ognuno di noi a cui arrivano offerte di questi tipo.

Gli UNICI Giudici, pur con tutte le loro falle, sono i Magistrati e non certo i giornali o i social.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

 

#fotoNONmie tratte dalla rete senza indicazione esplicita di copyright

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