Una storia di noccioli

Una storia di noccioli

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C’era una volta un famoso re, di nome Nessunoseloricorda, che decise di aprire un concorso tra tutti i sudditi del paese e anche di fuori paese: chi avesse inventato le prugne senza noccioli avrebbe sposato sua figlia, la bellissima principessa Mistrozzoneldeglutire, che, golosissima di prugne, rischiava però di far rimanere prematuramente vedovo il marito che ancora non aveva. Alla fine della settimana non si era presentato ancora nessun concorrente e il primo ministro, Settecapelli, era ormai diventato Trecapelli per la disperazione, in qnto il re gli aveva promesso di farlo decapitare se la situazione della principessa non si fosse risolta.

Passarono altri due giorni e si presentò a corte un giovane molto baldanzoso, di nome Chilafalaspetti: lo accolse il primo ministro Unsolocapello che, per timore che anche quell’’unico concorrente si ritirasse, lo riempì di regali e, in particolare, gli fece omaggio di una splendida miniatura della principessa, ritratta quando ancora si chiamava Nonsonoingorda dal più famoso ritrattista di corte.Chilafalaspetti, portato al cospetto del re, depose davanti al trono un cesto ricolmo delle più lucenti e grosse prugne che si fossero mai viste. La principessa, nel vederle, cominciò letteralmente a smaniare e il re dovette legarla al trono per impedirle che ingoiasse all’istante i frutti con relativo cesto.

Nessunoseloricorda chiese di verificare se le prugne fossero o no fornite di nocciolo ma Chilafalaspetti pretese che a fare la prova fosse solo la principessa e, per di più, senza testimoni. Il re mugugnò, Uncapello si strappò, per il nervosismo, l’ultimo capello e poi, per la rabbia, cominciò a rosicchiarsi le unghie, ma, alla fine, tutti se ne andarono, lasciando Chilafalaspetti solo con la ragazza. Il giovane slegò la principessa e le diede la prima prugna… Dopo dieci minuti il pavimento era cosparso di enormi prugne spiaccicate che Mistrozzoneldeglutire sputava dopo averle messe in bocca: l’astuto Chilafalaspetti aveva infatti iniettato nella polpa delle prugne un liquido amarissimo che impediva alla principessa di sopportarne il sapore e, a maggior ragione, di masticarle. “Che porcheria! ” strillava la ragazza, e il giovane insisteva: ” Ancora una, maestà, si sforzi di masticare: vedrà che sono senza nocciolo!”. Tuttavia, dopo la milleduecentoseiesima prugna, Mistrozzoneldeglutire, che da allora volle essere chiamata “Bastafrutti”, si arrese ed uscì dalla stanza decisa a non mangiar più prugne in vita sua.

Suo padre, preoccupato, le chiese se Chilafalaspetti avesse veramente portato delle prugne senza nocciolo e la principessa rispose che sì, erano senza nocciolo, ma che consigliava a tutti di non assaggiarle.Così nessuno seppe mai se effettivamente quei magnifici frutti erano o no nocciolati e Chilafalaspetti ebbe la principessa in sposa e divenne re. Senonché, la notte delle nozze, la moglie lo svegliò di primo mattino e gli disse: ” Amore mio, ho una voglia terribile di pesche, naturalmente senza nocciolo. Ti dispiacerebbe…?

 

 

 

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