Cani e gatti: masse cutanee e neoplasie

Cani e gatti: masse cutanee e neoplasie

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L'importanza del controllo del proprio animale

(25/2/11) Diagnosi e interventi

Nuovo appuntamento di Una Mela al Giorno dedicato agli animali. Parliamo di masse cutanee e neoplasie benigne e maligne, insieme al medico veterinario dott.ssa Barbara Dedola.
Le neoplasie cutanee sono molto frequenti nei cani e nei gatti, hanno maggiore incidenza negli animali anziani sebbene siano possibili anche in cuccioli di pochi mesi di età. Ogni qualvolta si evidenzia una neoformazione è indispensabile un esame cito-istopatologico per capire se è innanzitutto una neoplasia e il tipo istologico. Per questo è importante il ruolo del proprietario dell’animale: bisogna infatti palpare regolarmente i propri animali, in quanto i tumori cutanei e quelli delle ghiandole mammarie sono facilmente diagnosticabili al tatto.
La Terapia Oncologica dipende dal tipo istologico, dal comportamento biologico e dalla stadiazione del tumore.
Sarà l’oncologo, in base al tumore ed alla sua stadiazione, a decidere la terapia più adeguata.

Più correttamente definiti tumori melanocitici, sono neoplasie che hanno origine dai melanociti e comprendono: nevi melanocitici, melanocitomi, melanosarcomi ed i melanomi maligni. I tumori melanocitici rappresentano tra il 5- 7% di tutti i tumori cutanei nel cane e solo lo 0,8-2,7% di tutti i tumori cutanei nel gatto.Generalmente sono più frequenti negli animali anziani con cute pigmentata. I melanomi cutanei nel cane possono avere comportamento biologico benigno o maligno e possono coinvolgere qualsiasi parte del corpo. I melanomi benigni si presentano come noduli ben delimitati, fortemente pigmentati, del diametro inferiore ai 2 cm, rilevati. I tumori maligni tendono a crescere rapidamente, hanno diametro maggiore di 2 cm e sono spesso ulcerati. I melanomi maligni sono per lo più localizzati nel cavo orale, alle giunzioni muco cutanee e sul letto sub ungueale. La diagnosi è cito-istologica. Per la stadiazione occorre eseguire l’ecografia addominale, Rx torace, TAC e cito- istologia del linfonodo regionale. La terapia di elezione è l’escissione chirurgica. Dopo l’asportazione occorre eseguire l’esame istologico al fine di determinare i margini di escissione ed il grado di malignità.Per alcune localizzazioni (es. cavo orale) può essere consigliabile associare alla chirurgia la radioterapia. In caso di melanomi con comportamento biologico maligno è necessario impostare un protocollo chemioterapico adeguato. La prognosi è strettamente correlata al grado di malignità.

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