I 3 dubbi di Rabitti sulla vicenda Lagocastello

I 3 dubbi di Rabitti sulla vicenda Lagocastello

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""Escamotage per evitare la valutazione impatto ambientale""

Ieri conferenza stampa in sede PD

Tre domande secche, rivolte perlopiù a sindaco e assessore all’urbanistica dell’allora giunta Burchiellaro, che governò la città dal 2000 al 2005 e che porterebbe su di sè le maggiori responsabilità della vicenda denominata “”Lagocastello””. Sono quelle che ha esposto ieri l’ingegner Paolo Rabitti in una conferenza stampa congiunta con il segretario cittadino del Partito Democratico Andrea Murari e il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali Mattia Palazzi.
Una conferenza stampa costruita per fare chiarezza sull’iter amministrativo che portò il consiglio comunale ad approvare la mega lotizzazione “”Lagocastello”” (il piano di costruzione di 200 villette ed un albergo sulle sponde del Lago Inferiore, al centro dell’inchiesta che ha travolto l’attuale sindaco Sodano e l’imprenditore Muto), scagionando da ogni accusa la giunta guidata da Fiorenza Brioni e giustificando il voto favorevole di Mattia Palazzi a tale opera nel consiglio comunale di febbraio 2005:— “”Votai sì, ma senza essere stato messo in condizione, così come gli altri consiglieri, di sapere effettivamente come andavano le cose. Poi con la giunta Brioni (di cui era assessore, ndr) costituimmo un team che lavorò sodo per annullare il tutto e io ero in prima linea.””
L’ingegner Rabitti, che nel 2005 fu tra i primi ad interessarsi dell’impatto ambientale che la lotizzazione avrebbe avuto sul territorio e sul paesaggio, si limita a presentare una serie di documenti, perlopiù scambi epistolari tra dirigenti del Comune e Ministero dell’Ambiente, che però al momento non sarebbero ancora a disposizione della Procura di Mantova.
L’ipotesi di Rabitti sarebbe che tutti questi “”escamotage””, come li chiama lui, siano stati costruiti per evitare che la Soprintendenza potesse intervenire e dire la sua.
Il segretario del PD cittadino Andrea Murari ha poi sottolineato che in ogni caso “”il centrosinistra non si renderà più protagonista di scelte come quella che rappresentò la lotizzazione Lagocastello””.

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