RSA: non tutte sono focolai

RSA: non tutte sono focolai

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Buon mercoledì fortunato

Non serve essere Montalbano per scoprire quali sono state le RSA più colpite dal virus, e meno fortunate; basta scorrere i necrologi dei due quotidiani locali.

A Mantova, le due strutture gestite dall’Aspef, la Luigi Bianchi e la Isabelle ‘Este, con 202 anziani e 90 dipendenti, sino ad ora, nemmeno un contagio.

Il Presidente, lo ammette, è servito rigore, intuizione, e forse, aggiungo io, ha aiutato il fatto che fosse medico, ma anche tanta tanta fortuna, perché un po’ di “bottom” serve sempre e male non fa.

Non hanno badato a spese da subito, per dotarsi delle protezioni necessarie, anche perché quelle dell’Ats Regionale sono arrivare solo l’ultimo giorno di marzo ed erano 10 mascherine Ffp2, 50 chirurgiche e 3 flaconi di gel igienizzante di 100ml per i trecento e più interessati.

Niente visite parenti da subito, immagino tra le proteste, coperti da testa ai piedi gli operatori, quarantena per i nuovi ingressi in un ala apposita, consulenza costante dell’ex primario di malattie infettive.

La differenza con altre realtà, è evidente, e l’evidenza, la mostrano, purtroppo, i necrologi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio.

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