La sensazione è di diffusa approssimazione

La sensazione è di diffusa approssimazione

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Buon venerdì approssimativo

Leggendo le cronache si ha la sensazione di una approssimazione diffusa nell’interpretare il proprio lavoro e le proprie responsabilità.

Il macchinista che non tira il freno a mano e così il treno, in lieve pendenza, parte da solo provocando danni per qualche milione, i camici che a Lodi sono stati pagati 1,80 euro a Legnano sono costati 7,90 euro (+339%) ed entrambi le aziende Ospedaliere rispondono alle stesso assessorato; a Malpensa non vengono fatti i tamponi a chi arriva da dove i contagi sono altissimi, poi, quando si fanno, la fila prevede la precedenza ai cittadini Lombardi, tamponando solo alcuni passeggeri e non altri; a Roma usano il tampone rapido che risponde in pochi minuti, a Milano quello che impiega almeno due giorni a dare il responso, a scuola, ancora non si sa bene come si inizierà e cosa fare in caso di contagio, con i Presidi, che amano essere chiamati Dirigenti, che non vogliono la responsabilità che gli altri dirigenti hanno nei confronti dei collaboratori e dei contagi.

Una lista provvisoria,che potrebbe essere lunghissima, basterebbe non avere la memoria breve che ormai caratterizza un po’ tutti.

E’ una preoccupante situazione di approssimazione, con costi che, prima o poi, dovremo sicuramente pagare.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie tratte dalla rete.

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