Buona domenica disarmata
Le cronache riportate dai due quotidiani locali di carta, parlano di episodi in cui un cacciatore, rimproverato da un ragazzo, perché si trovava in un’area dove la caccia era vietata, spazientito, ha puntato il fucile, presumibilmente carico verso il ragazzo.
L’altro evento, ha avuto una fine ancora più drammatica.
I pallini sparati, invece di colpire l’agognata lepre, hanno centrato al naso e alla guancia un primo operaio e al braccio l’altro contadino, intenti entrambi a lavorare in una serra.
Un’arma, prima o poi spara, come detto in più di un parere, ed è successo per i due, per fortuna non per il ragazzo minacciato.
Mancanza di equilibrio e attenzione massima, sono sicuramente ciò che è mancato in entrambi gli eventi, ma, con un’arma carica in mano, non sono aspetti secondari.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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