Buona domenica ingegnosa
Un interessante articolo della Gazzetta di Mantova di oggi ci ricorda, in questo periodo di crisi energetica e di guerra vicina, che seguendo i percorsi delle acque dall’alto mantovano al Po, là, dove sorgevano mulini, iniziano a sorgere centraline che producono energie elettrica.
Dall’alto mantovano al Po, ci sono 50 metri di dislivello e, un tempo non lontanissimo, proprio i vari salti d’acqua, hanno permesso di macinare farine in abbondanza.
Seguendo lo stesso itinerario, sono nate e stanno nascendo diverse centraline idroelettriche che, anche se non annullano completamente la nostra dipendenza energetica, riducono il fabbisogno.
Se poi, oltre ai salti naturali, se ne creassero ad arte lungo il Po, le piccole centraline ci aiuterebbero non poco ad essere meno dipendenti dagli atri.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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