Terremoto: celebrare dopo 10 anni è dichiarare la sconfitta

Terremoto: celebrare dopo 10 anni è dichiarare la sconfitta

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Buon lunedì celebrante

Sono decisamente fuori luogo le celebrazioni del decennale del terremoto che ha ancora delle piaghe aperte.

Siccome, per ora non ho perduto la memoria, sono andato a rileggere, e vi propongo un parere del 2018, che puntualizza ritardi e mancanze proprio dell’Ente che è venuto al confine dell’impero, a festeggiare. Eccolo:

Ogni volta che arriva in zona terremoto un rappresentante della Amministrazione Regionale, e ieri è venuto il nuovo Presidente, si presenta, sbandierandolo, con un assegno.

Penso sia per il senso di colpa dell’assenza, all’indomani delle scosse, dei vertici Regionali Lombardi alla spartizione dei 500 milioni stanziati dallo Stato, milioni che sono andati quasi tutti alla Regione Emilia anche se i danni del Mantovano erano simili se non maggiori di quelli dall’altra parte del confine regionale.

L’allora Celeste Governatore, era troppo impegnato a difendersi dalle accuse che ora si sono rivelate fondate e che hanno portato al sequestro di diversi suoi milioni, impegnato a tal punto che non si è presentato alla spartizione degli aiuti accettando un misero 5% quando si sarebbe potuti arrivare quasi a dieci volte tanto; bastava esserci per contestare il criterio sui danni e non sul numero di sfollati che ha invece favorito la confinante Emilia.

Fin per carità, ogni euro che arriva, anche se sei anni dopo l’evento, é sempre ben accetto, ma se fossero arrivati allora, non avremmo, ancora, persone e immobili da puntellare.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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Nella Foto: Moglia (MN)

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