Buon venerdì sbloccante
Sino a 100 giorni fa, inizio della guerra in Ucraina, in Italia c’erano 200.000 ettari di terreno che si dovevano far riposare, e non coltivare, per poter ricevere i contributi agricoli dall’Europa
Ci stiamo accorgendo che, con la guerra, calano, e caleranno sempre più, le forniture di cereali e, giustamente, si è pensato si rimettere in circuito produttivo anche quello che prima non dovevamo coltivare per turnazione o riposo.
A Mantova, secondo i calcoli di Coldiretti, sarebbero 5500 gli ettari di terreno che potranno essere coltivati, e, riferendosi alla misura locale del terreno agricolo, sono ben 16500 biolche che potranno produrre, caldo e siccità permettendo, 60 mila tonnellate di mais in più, o 30 mila di soia o 26 mila di grano, sempre in più.
Non è certo l’autonomia alimentare ma, in tempo di guerra, ogni buca è trincea.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti
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