Eric Clapton “Just one night” (1980)

Eric Clapton “Just one night” (1980)

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Eric Clapton
“Just one night”, 1980 (RSO)
Blues/Rock

di Antonio Del Mastro

L’album Just One Night segna il ritorno del mitico chitarrista dopo un periodo di crisi personale ( resterà segnato dalla morte di Jimi Hendrix e successivamente  da quella di Duane Allman ). Registrato al Budokan di Tokyio nel Dicembre del ‘79 e pubblicato a Novembre dell’anno seguente venne inciso su un doppio vinile e sei anni dopo rimasterizzato su doppio CD. La vena artistica di slowhand “manolenta” viene fuori con il massimo della forma dopo i problemi con la droga che lo avevano afflitto. Considerato e accettato dalla comunità afroamericana come l’unico vero bluesman bianco di tutti i tempi, dimostra con questo album di passare con semplicità dal pop al rock, dal boogie al blues, grazie al suo tocco chitarristico unico ed inconfondibile (ditemi quanti chitarristi riuscireste a riconoscere tra tanti…Hendrix?Beck? Page? Vaughan? Clapton è anche uno di questi).
Nel disco troviamo brani dalla vena pop con sfumature boogie come Tulsa Time (ricordate la reclame di EstaThè con Dan Peterson?), la pulsante Law Down Sally e l’orecchiabile If I Don’t Be There By Morning, assieme alla dolce All Our Past Times.
Titoli prettamente blues quali Early In The Morning, Worried Life Blues, Double Trouble e Rambling On My Mind fanno di questo disco un ascolto obbligato per gli amanti del genere perché rispecchiano le vere radici della musica blue note.
L’energia del tipico hard-boogie e l’uso asfissiante del pedale wah-wah nel brano Blues Power dimostrano la bravura e la tecnica di sir Clapton come ai tempi migliori dei Cream. Nell’esecuzione di classici di JJ Cale, After Midnight e Cocaine egli dimostra di essere uno dei migliori coverman in circolazione, uno che riesce a trasformare pezzi apparentemente semplici in vere perle del rock-blues ( mi viene in mente come Hendrix abbia trasformato All Along The Watchtower…) non limitandosi alla sola interpretazione dei brani ma alla miglior realizzazione che ne enfatizzi le sue doti tecniche. Diamo per scontato quale sia la differenza tra cover e interpretazione…
Superlativo è anche il duetto con Albert Lee nel brano Setting Me Up dove le due chitarre si intrecciano per creare una musicalità più virata verso il pop-blues.
Sentire la puntina del disco che solca la melodica Wonderful Tonight per me non ha prezzo e soltanto nel 1991 con il brano Tears In Heaven, dedicato alla memoria di suo figlio Conor, riuscirà a ripetere la stessa intensità e provocare le stesse emozioni. L’album si chiude con Further On Up The Road dal ritmo più “saloon style”, ottima miscela di blues e boogie.
Con una formazione di tutto rispetto a supporto, soprattutto per la presenza della chitarra di Albert Lee, l’album Just One Night è uno dei dischi della rinascita di Eric Clapton, assieme all’album Money And Cigarettes del 1982 di cui ne consiglio l’acquisto. Ho sempre considerato Clapton un tesserato del club dei miracolati nella storia della musica rock ma, nonostante questo, lo classifico tra i primi cinque virtuosi della chitarra di tutti i tempi.

Buon ascolto.

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Sono nato in Puglia ma vivo in Piemonte da oltre vent’anni. Ho iniziato a 13 anni ad ascoltare Beatles e Rolling Stones, fino ad apprezzare in pochissimo tempo artisti come Little Feat, Jimi Hendrix, Led Zeppelin, Creedence CR, Ten Years After, Pink Floyd,Canned Heat. Mi divertivo facendo il disk jockey con dance, tecno music e progressive sound. Ho sempre amato il genere blues e le sue infinite sfumature, da quelle “soft” a quelle più “hard”. Il mio album preferito? The dark side of the moon. La mia cura per il mal di testa? Led Zeppelin. La mia pietra miliare? Free Bird dei Lynyrd. Il gruppo più sottovalutato? Ten Years After di sicuro… Il gruppo più sopravvalutato? I Queen senza alcun dubbio. Gli album rock più inutili? Molti, Frank Zappa, poteva risparmiarseli… Il chitarrista più raccomandato? Slash. Il chitarrista più sfortunato? Stevie Ray Vaughan. Bene con questa sintesi credo di essermi presentato a dovere!