I domiciliari non sono un pranzo di gala

I domiciliari non sono un pranzo di gala

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Buon giovedì arrestato

Aveva parcheggiato davanti a un passo carraio e, quando ha sentito le proteste del legittimo proprietario che voleva uscire dal proprio cancello, invece di scusarsi e spostare il mezzo che ostruiva, è esploso con insulti e con atti violenti, al punto da rompere un dito al malcapitato.

Nei giorni scorsi, il violento insultatore, è stato condannato dal Giudice di Mantova, non solo ai diversi pagamenti di parcelle e altro, ma dovrà rimanere chiuso in casa per 40 giorni, agli arresti domiciliari che non sono un pranzo di gala.

E’ una forma alternativa di pena, che costa poco ai contribuenti ma molto a chi la subisce, perché è a casa come in carcere, non può usare il telefono, non può uscire, non può avere contatti se non con i familiari o chi ha accettato di accoglierlo in casa, e potrà ricevere visite solo dai Carabinieri, per controllo, o da chi il Giudice autorizzerà di volta in volta.

Se sgarrerà, andrà  dritto dritto, nella casa circondariale più vicina, senza appello.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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