
Valorizzare i borghi più belli d’italia e il loro grande patrimonio di storia e di cultura, ambiente e tradizione si può attraverso progetti concreti di, ossia una raccolta fondi collettiva. Concretamente Assiteca Crowd, piattaforma italiana autorizzata dalla Consob per l’attività di raccolta fondi, e l’Associazione Borghi più belli d’Italia hanno selezionato TRE PROGETTI che possono già essere sostenuti dalla collettività sulla piattaforma Assiteca Crowd.
I progetti presentati dai comuni sono stati selezionati sulla base di una serie di parametri di impatto sociale e di comunicazione nazionale e internazionale associabili all’iniziativa di crowdfunding.
Questi tre progetti riguardano: il giardino della Pellerina di Furore (Salerno), il progetto spiagge ricreative di Laigueglia (Savona), e il progetto factory@polirone di San Benedetto Po a Mantova. Ed è proprio questa la sfida di casa nostra che nasce da un’idea del consorzio di cooperative culturali Pantacon e il comune di San Benedetto Po per recuperare interamente la struttura dell’Infermeria Nuova a ridosso di piazza Matilde di Canossa.
IL PROGETTO FACTORY@POLIRONE – un’idea, una sfida, un sogno
Al recupero e alla rigenerazione dell’ultimo degli edifici da recuperare post-terremoto è rivolta la sfida che un costituendo partenariato pubblico-privato che il Comune di San Benedetto Po vuole condurre e affrontare nel prossimo triennio 2017-2019. L’Infermeria Nuova è uno straordinario manufatto realizzato tra la fine del XV e il XVI secolo, terminato al piano superiore nel 700 che oggi si trova immediatamente a ridosso di piazza Matilde di Canossa con un grande cortile interno, un giardino spazioso e la ciminiera dell’ex-bottonificio che ne caratterizza la vista. Il sisma del 2012 ha lesionato gravemente le parti alte dell’intero edificio che ad oggi non è ancora stato recuperato per la dimensione dell’intervento di recupero e messa in sicurezza. L’idea è quella di recuperare interamente la struttura ampliandone le possibilità, per farne un centro per accogliere visitatori da tutto il mondo in una cornice suggestiva ed unica, coordinare azioni di slow tourism per il territorio, programmare attività culturali quali concerti, mostre, degustazioni, atelier, ospitare convention, congressi, conferenze, promuovere progetti per residenze artistiche e laboratori artigianali specializzati, offrire opportunità di lavoro e di re-inserimento per persone con disabilità/difficoltà e supportare azioni di welfare di comunità, costruendo partnership e progetti per rendere sostenibile l’esperienza.

Su San Benedetto Po. A pochi chilometri da Mantova si trova San Benedetto Po, il cui nome, anticamente San Benedetto in Polirone, è legato al monastero benedettino fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa sull’isola che sorgeva tra il fiume Po e il Lirone. Il centro del paese si è sviluppato in riva al fiume e intorno al vasto complesso monastico, aventi un ruolo primario nella vita della comunità nel corso dei secoli e fino ai nostri giorni. Il monastero, definito “La Montecassino del nord”, per l’impegno religioso, politico e culturale, ha occupato un ruolo fondamentale nella storia del monachesimo italiano fino alla sua soppressione (1797) ad opera di Napoleone Bonaparte. Oltre mille anni di storia sono sedimentati nelle strutture di questo complesso monumentale che offre diverse modalità di vista nei luoghi caratteristici del monastero.