Gli occhi dei pescasportivi contro i predoni

Gli occhi dei pescasportivi contro i predoni

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Buona domenica vigilata

Quattro occhi, abituati a fissare i galleggianti delle loro canne da pescasportivi, hanno individuato, e segnalato, la presenza di predoni che stavano pescando con reti e con la corrente elettrica per stordire i pesci, tra la Vallazza e Diga Masetti a Mantova.

Tre Rumeni, residenti nell’asolano, sono stati fermati e denunciati con 36 quintali di pesce anche adulterato, non commerciabile (esiste una ordinanza del Sindaco di Mantova che ne vieta sia il commercio che il consumo) usando reti, vietate, finalmente, dalle norme Regionali in tutte le acque della Lombardia, ad esclusione dei grandi laghi anche da parte di pescatori professionisti.

Oltre a queste due infrazioni I tre dovranno rispondere di danno ambientale, essendo, la Vallazza, zona tutelata dal Parco del Mincio.

Qualche migliaia di euro di multa che forse non li farà desistere ma il danno economico, al proprio reddito, non é mai indolore.

Il danno ambientale é enorme, e questi sono i numeri: 570 carpe; 45 siluri, 45 luccio perca, 150 carassi, 15 aspio, 70 preme.

Solo 25 carpe, ancora vive, sono state rimesse in acqua.

Quella contro i predoni é una battaglia che si vince con postazioni notturne lunghe e snervanti, fatte da pochi addetti e qualche volontario ma, se a questi pochi si aggiungono, i diecimila occhi dei pescasportivi, la battaglia e la guerra poi, si possono ancora vincere.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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