Buon venerdì popolare
All’indomani dell’approvazione del Rosatellum, nome assunto dalla legge elettorale con la quale andremo alle urne, pare, il 4 marzo prossimo, i tecnici, che tutto sanno e tutto prevedono, hanno sentenziato che la legge porterà gramo, nei collegi del nord e forse non solo in quelli, al PD, partito di appartenenza di Rosati, che é l’inventore della legge.
Primo fulgido esempio di onestà politica di un deputato che propone una legge che danneggia il partito in cui milita o dice di militare. Ma forse non si chiama onestà politica.
L’altra cosa che, sempre i bene informati, hanno sentenziato, é che per come é concepito il conteggio dei voti, ci sarà un proliferare di partitoni, partitini e liste civetta.
Intanto é già nato Liberi e Uguali con la conseguente stucchevole diatriba sulle foglioline con cui é formata la lettera E, e, per rimanere nel mantovano, ieri é stato presentato il “Popolo della famiglia” e domani l’altro partito che si chiama, con molta fantasia, “Potere al popolo”
Come si vede, il popolo domina.
Vedremo se il popolo voterà e chi voterà e quanti consensi, le neo-formazioni, raccoglieranno, dal popolo, in termini percentuali; se da prefisso telefonico o a una cifra o a due cifre.
Intanto il popolo nel none , campeggia, per il resto ne parleremo il 5 marzo, se lo scrutinio avrà tempi di ore e non di giorni.
A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie
@robertostorti