Perché non tenere i tablet per le prossime consultazioni?

Perché non tenere i tablet per le prossime consultazioni?

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Buon lunedì previdente

I Lombardi hanno votato nel 2017 per un referendum che sino ad ora ha prodotto solamente polemiche sul riutilizzo dei tablet usati, per la prima volta, in una consultazione elettorale.

I tablet, voluti dal Movimento 5 Stelle, dovevano essere poi trasferiti alle scuole come dotazioni didattiche.

Nel Mantovano sono state coinvolte 25 scuole che hanno ricevuto 25-30 tablet ciascuna, solamente che, almeno per ora, non sono utilizzabili perché il loro sistema operativo, per ovvie ragioni, non era aperto ma chiuso.

Per aprirlo, e renderlo utile, serve un tecnico che sappia, tecnico che nelle scuole non c’é, tecnico che costa, almeno per il tempo dedicato all’apertura del sistema operativo.

E’ un po’ la storia delle Amministrazioni che, a spese loro, si accorgono che il riuso di applicazioni fornite da altre Amministrazioni che le hanno comprate, non é affatto gratuito perché servono configurazioni specifiche che però non sono gratuite ma a pagamento, e non sempre a buon mercato, anzi.

Perché buttare alle ortiche i tablet elettorali se potranno servire per altre consultazioni?

Ci sarà un modello per ogni nuovo quesito?

Dubbi inquietanti, visti i 30-50 milioni spessi per quelli usati nella consultazione Lombarda.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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