Il virus come le remore: trasportato dal PM10

Il virus come le remore: trasportato dal PM10

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Buon lunedì polveroso

Aveva ragione la mamma di una mia collega che ha sempre temuto, e sostenuto, che il virus fosse anche nell’aria.

Una serie di studiosi di università italiane (Milano, Bologna, Bari, Trieste e Napoli) hanno verificato, e misurato, che il virus, come la remora che si fa trasportare da pesci e navi, si attacca al particolato che c’era, e seppur ridotto ancora c’é, nell’aria che respiriamo.

La scoperta permette, tenendo monitorato il PM10, di anticipare l’eventuale ritorno di una alta carica virale, per proteggerci, ma anche che le polveri sottili, che già colpivano i nostri alveoli, adesso, sono ancor più pericolosi.

Sfruttare una scoperta per prevedere l’eventuale ritorno è una gran bella cosa, sapere che quando avremo il via libera si dovrà pensare, anche, a non tornare a inquinare come prima, è l’altra faccia della medaglia della ripartenza, se non vogliamo quarantene e riaperture a mesi alterni fino al raggiungimento della immunità di gregge o al vaccino efficace.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

#fotoNONmie Immagini di repertorio.

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