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Per qualche mesotelioma in più

Buon venerdì sano

Nei giorni scorsi, a Ostilia, in riva al Canal Bianco, i criminali dell’eternit hanno scaricato alcuni quintali di materiale che, col vento che è spirato tutto il giorno, ha sicuramente causato, statisticamente parlando, qualche mesotelioma in più che si manifesterà tra qualche anno.

Chiamarli furbetti è dare loro una patente errata, dobbiamo chiamarli delinquenti, per quello che sono, perché ormai tutti sappiamo la pericolosità di questo prodotto.

L’Eternit, che, come dice il nome commerciale, è eterno, e, se sberciato o rotto, è letale e, le vecchie stalle, i pollai e le porcilaie, proprio di eternit sono state, a suo tempo, coperte,.

Come sempre, mille occhi servirebbero più di 1000 telecamere, ma, queste ultime, però, hanno il vantaggio che non si voltano dall’altra parte.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

Immagini tratte dalla Voce di Mantova e dalla rete, senza esplicite, bloccanti, indicazioni di copyright o con impossibilità di risalire, con certezza, al titolare dell’immagine stessa. Immagini di repertorio, non riferite all’evento.

Na figüràsa ’dré cl’altra

la partita vista dal Ciffo

Una figuraccia dietro l’altra, ovverossia: di bene in meglio, visto che la partita contro il Renate è stata giocata subito dopo la raggiunta matematica certezza della promozione alla B, fuori casa, e con una squadra piena di “riserve”; ma questa, con la (quasi) formazione migliore, in casa, in un Martelli gremito e bardato a festa, in cui era lecito, anzi, doveroso dar prova di serietà… la m’ va mìa şó (non mi va giù).

I nostri quotidiani minimizzano e danno spazio e prevalenza alla festa. A mi l’am par mìa giüsta e spéri che la fòla dla festa, par şünta con fœch arificiai e fümogeni, la sia fnida: sa gh’è da şügàr al balùn as şóga al balùn e par vinsar. E s-ciao. Sfogo tutto dialettale (come l’ho pensato) che spero comprensibile anche ai mantovani di nuova generazione.

La partita.

Inizio tragico: il Mantova comincia a tintognare e a perder palloni e a rimediar col fallo.

Al 2’, superpunizione dell’ex Ronaldo e sém şa sóta. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Al 3’ Festa (1) ostacolato nella ricerca di “costruire dal basso” finisce col servire lo stesso Ronaldo che risponde al volo e raddoppia a porta vuota di Festa (2). (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Non solo. Il Vicenza spreca un’occasione dopo l’altra: se il primo tempo finiva col Mantova sotto di 4 gol non c’era niente da dire.

Nella ripresa a par ch’is sìa dismisià, e il capitano all’8’ da fuori area trova l’angolino che ci dà uno speranzino. (clicca sul disegno per ingrandirlo)

Ma… 3 minuti dopo il Burro retropassa a Festa pensandolo in porta, ma lü l’è fœra, e la palla trotterella sul palo. (clicca sul disegno per ingrandirlo). Quasi quasi mi scappa da ridere.

Fine del porta a porta nel 2025

Buon giovedì differenziante

I mantovani, in genere, sono risultati dei buoni ricicloni, e ora, è tempo di cambiare metodologie di raccolta, eliminando, soprattutto nel capoluogo, l’esposizione di sacchi e contenitori che, per essere raccolti, richiedono costosa manodopera.

Sono allo studio diverse idee che comunque partono dall’esperienza del sistema di raccolta con cassonetti ad apertura comandata da una tessera e codice a barre, univoca per ogni Utente.

L’unico vero pericolo, è che la serie di cassonetti, uno per ogni tipo di scarto, venga preso come un’area franca in cui depositare, all’esterno, quello che invece andrebbe conferito al centro di raccolta per ingombro o per altra natura dello scarto.

E’, comunque, un rischio da correre per eliminare, o ridurre, sacchi e sacchetti davanti ai palazzi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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Facili pronostici

Buon mercoledì pronosticante

Ci sono due facili pronostici, nella nostra realtà: i ritardi del treno da e per Milano che ieri, addirittura, si è fermato a Piadena e non ha nemmeno raggiunto Bozzolo, e la certezza delle multe che alcuni tifosi amano far pagare al Presidente del Mantova Calcio per lancio di petardi o altro.

Ottocento euro per 4 petardi, e mancano ancora due partite alla fine di campionato, per cui, il conto, si allungherà, a meno che, ma sarebbe un evento miracoloso, si isolassero i pochi e si facesse pagare a chi esplode, facilmente identificabili dalle migliaia di persone che li circondano, le multe comminate.

Con i soldi delle multe pagate, solo in questo anno, si sarebbe potuto compare un pulmino per le squadre giovanili che ancora vanno in autostop genitoriale.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

Immagini tratte dalla rete, senza esplicite, bloccanti, indicazioni di copyright o con impossibilità di risalire, con certezza, al titolare dell’immagine stessa. Immagini di repertorio, non riferite all’evento.

L’omino che regalava le parole

Le piccolissime storie di Maria Vittoria Grassi

C’era una volta un omino che regalava le parole. Il suo lavoro consisteva infatti nell’aiutare le persone che non trovavano i termini giusti per i loro discorsi o che non riuscivano a finire le frasi o che le sbagliavano… Insomma cose così: si trovava sempre al posto giusto e al momento giusto.  Questo omino magico aveva inserito il suo indirizzo, con tanto di spiegazione, su un sito web e aveva aspettato le richieste: bastava cliccare sul nome (si chiamava Virgola) e lui interveniva immediatamente ogni volta che serviva.

All’inizio le persone erano diffidenti e nessuno lo chiamava, ma piano piano si era fatto una certa fama, soprattutto tra i ragazzi che, a volte, erano in difficoltà di comunicazione quando non si trattava di messaggini o faccette… Bastava un balbettamento o, meglio ancora, uno sguardo confuso che … Zac! Un tocco ed ecco che Virgola   sussurrava all’orecchio la parola giusta o la frase appropriata. A volte capitava che ci fossero persone particolarmente scarse con le parole o timide ma Virgola non si spazientiva mai: “Beh, ecco, insomma, volevo dirti che, in qualche modo, per la verità, come dire, se si può …” balbettava un ragazzo che intendeva incontrarsi con la sua amata. Niente paura! Un tocco e Virgola interveniva: ”Senti, vorrei chiederti di uscire con me questa sera!”. Può sembrare semplice, certo, ma se le parole stentano a venire o arrivano pasticciate… possono avere brutte conseguenze. Se poi uno studente era incerto o rischiava di sbagliare una risposta Virgola addirittura poteva correggere: “Giacomo Leopardi ha scritto ..”No, no – suggeriva l’omino- non I promessi Sposi, devi dire “Il sabato del villaggio!” e lo studente rimediava ua sufficienza.

Il tempo passava e Virgola continuava a fare tutto contento il suo lavoro. Sistemava i congiuntivi sbagliati, correggeva le ripetizioni, a volte addirittura interveniva a correggere sul foglio testi un po’ scalcinati.  Regalò parole suggerimenti e correzioni per molto tempo finché… Finché non cominciarono, sempre più spesso, ad arrivargli richieste che non voleva accettare: parolacce, frasi minacciose, lettere strane, insulti … Virgola cercò sulle prime di intervenire: cambiava gli insulti con parole più moderate, sostituiva le minacce con i consigli, ma le persone che aiutava non erano per niente contente e non lo cercavano più. Alla fine Virgola si arrese e lasciò che le persone si arrangiassero, balbettassero, gridassero e sbagliassero: Virgola non rispose più a nessuna chiamata e il suo nome sparì. Nessuno ne seppe più nulla e, quindi, se oggi a qualcuno manca la parola o non sa i congiuntivi deve ingegnarsi da solo e chi ama dire parolacce o insulti farà brutta figura per conto suo.

Un caro saluto e alla prossima da Vittoria

Ci ha lasciato Massimo Dalcore Oggi 10.30 funerali in Duomo

Domenica 14 aprile ci ha lasciato Massimo Dalcore, uomo generoso, poliedrico, sempre positivo, propositivo, entusiasta, ironico e tenace in tutte le attività che ha svolto, e non solo per la nostra cooperativa.

Siamo vicini alla figlia Valeria, che é stata anche nostra Presidente e alla moglie Fiorenza in questo difficilissimo momento.

I soci di Radiobase

Oggi 17/04/24 alle 10.30 funerali nel Duomo di Mantova

Benzina: il 56,4% sono tasse

Buon martedì caro

Anche nel mantovano, la benzina e, forse, tra poco, il gasolio, superano i due euro al litro.

Ad ascoltare tutti, la colpa è di nessuno, ma c’è un dato sul quale riflettere: le accise, così si chiamano le tasse sui carburanti.

Ebbene, le accise, che dipendono dal Governo Italiano e non dagli estrattori di greggio, sono il 56,4% del prezzo alla pompa; più della metà.

In altri termini se la benzina costa due euro al litro, 1,13 euro vanno dritti nella casse dello Stato Italiano.

Invece dei cartelloni del prezzo medio nazionale alla pompa, il Governo potrebbe mettere mano alle accise e, solo dopo, dare la colpa alle guerre e agli ingordi estrattori, che comunque rimangono meno della metà dal costo, alla pompa, dei carburanti.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

Immagini tratte dalla rete, senza esplicite, bloccanti, indicazioni di copyright o con impossibilità di risalire, con certezza, al titolare dell’immagine stessa. Immagini di repertorio, non riferite all’evento.

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