Morire costa più che vivere

Buon sabato salubre

Nonostante morire costi di più che vivere, il braccio della ex Municipalizzata TEA, che si occupa anche di onoranze funebri, non ci sta dentro coi costi e mette in vendita il ramo di azienda che da poco ha cambiato nome, forse proprio in vista della vendita stessa.

In un mondo di imprese che si litigano il caro estinto, in cui, grazie a un marketing fondato sull’ironia, c’è chi ha creato un franchising, anche in questo settore, TEA perde 200.000 euro all’anno e, per questo ha deciso di vendere la Tsf Srl con 23 dipendenti, preoccupati di sopravvivere.

Con la vendita rimarranno solo operatori privati, e questo, per calmierare i mercati, non è mai un bene.

 

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

Immagini tratte dalla rete, senza esplicite, bloccanti, indicazioni di copyright o con impossibilità di risalire, con certezza, al titolare dell’immagine stessa. Immagini di repertorio, non riferite all’evento.

Un caffè al giorno per i rifiuti domestici

Buon venerdì rifiutato

Stanno arrivando le bollette per la raccolta rifiuti domestici e si nota un netto incremento rispetto ai due anni precedenti, a parità di utenza.

Quello che costava nel 22, ma anche nel 23, poco meno di 1 euro al giorno (0,96) oggi costa 1,08, con un incremento di 12 centesimi che fanno 43 euro in più all’anno.

Siamo ricicloni per l’85%, il resto, è indifferenziato che viene inoltrato in discarica o bruciato e, ovviamente, costa.

Quello separato, teoricamente, dovrebbe costare di meno visto che va venduto, grazie anche alle nostre differenziazioni, ma, forse, qui il mercato sta cambiando perché ne produciamo troppo, soprattutto plastica e imballaggi.

Costringere e mettere mano agli imballaggi e al packaging, è l’altra strada, per ridurre scarti e costi.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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Pene alternative più educanti della galera

Buon giovedì educante

Le pene dovrebbe educare, o rieducare, ma la storia ci ha insegnato che rimanere in carcere fa diventare esperti in reati, anzi, la galera è l’università del delinquere.

Una signora in una notte ha combinato di tutto, conducendo l’auto non proprio sobria, non si è fermata all’alt dei carabinieri, ha percorso le statali a folle velocità per fuggire, ha investito l’auto delle forze dell’ordine che la inseguivano, e al processo, piangendo, non ha saputo spiegare perché lo ha fatto.

Il suo avvocato ha richiesto, e ottenuto, di ammetterla ai lavori socialmente utili come pena alternativa.

Sicuramente, espiare una colpa, lavorando per la comunità, è più educante che oziare in un carcere sovraffollato.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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Seggi fuori da aule e palestre battaglia di civiltà

Buon mercoledì battagliato

Tra un mese si vota per Europa e in metà provincia per il Comune, e ancora una volta, gli spazi più usati per i seggi saranno le aule scolastiche e le palestre che sono, comunque, aule.

Se si votasse quando le scuole sono chiuse non sarebbe un problema ma, siccome la data viene scelta dal Governo in carica, in base a proprie convinzioni di vantaggio osvantaggio, non succede mai.

Le aule e le palestre sono luoghi il cui utilizzo non va ridotto ulteriormente, come avverrà in questa tornata, per cui già due giorni prima della fine ufficiale delle lezioni, c’è chi rimarrà a casa per mancanza di spazi.

Nel capoluogo, i 46 seggi utilizzeranno 1 scuola superiore, 7 elementari e 3 materne, riducendo di molto l’uso delle aule, ma si può fare di meglio, tendendo allo zero.

E’ una questione, e un messaggio, di civiltà.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie.

@robertostorti

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Il Club delle Fate dei Libri di Thomas Montasser

Buongiorno a tuttә! 🤗 Il libro di oggi, se credete nel potere della letteratura, non ve lo potete perdere! “Il Club delle Fate dei Libri” di Thomas Montasser. 📚

È un libro un po’ particolare, perché il narratore è esterno e onnisciente (quella che nel mondo della TV si chiama “voce fuori campo”)… Altri romanzi scritti in questo modo ci sono sicuramente, ma io non ci sono tanto abituata. 😅

Ammetto che all’inizio questa cosa mi ha fatto un po’ storcere il naso, perché già faccio fatica con la terza persona, figuriamoci il narratore esterno 🤨… Però dai, non è stato così male! 😂 Anzi, è risultato molto coinvolgente, perché sembra di avere davanti l’autore in persona che racconta la storia!

Comunque finalmente un vero “libro sui libri”! 😍 Perché di solito o l’autore si concentra troppo sulla storia d’amore e quindi i libri finiscono in secondo piano, oppure sono semplicemente scritti male. Invece qui è tutto dosato – e scritto – alla perfezione. I libri sono proprio il cuore del racconto, mentre la storia d’amore è come… Avete presente il retrogusto dolce che c’è alla fine di una fragola? 🍓 Ecco, questa storia d’amore è così: un semplice accenno. Si intuisce che è presente, ma niente di più. Addolcisce il racconto, ma non è indispensabile per farlo funzionare.

Questa è una storia sul potere della letteratura di unire le persone e di solitudini che si incontrano. È anche pieno di estratti di vari libri… Insomma, una storia leggera e davvero perfetta per chi ama la letteratura! 😉

TRAMA: Tutto inizia con la consegna di un pacchetto di lingerie. Victor, il fattorino, ha sempre consegnato solo libri alla porta di Bianca Martini, ma quando le consegna quel pacchetto inizia a fare strane fantasie su di lei.

Lui non ama leggere, ma per creare un contatto con la misteriosa Bianca non può fare altro che consigliarle un libro, così va nell’unica libreria ancora aperta alla fine del turno. Qui conosce una libraia molto carina e gentile.

Bianca Martini fa la commessa in un negozio di tè, anche se non è esattamente la sua bevanda preferita. È una signora vecchia e sola, che non ha altro da fare se non leggere e che avrebbe disperatamente bisogno di un contatto umano. Un giorno prende una forte influenza che la costringe a letto. Lo stesso giorno, trova davanti alla porta un pacco con dentro il libro “Incanto” e un biglietto da un certo Victor. Così i due iniziano una fitta corrispondenza fatta soprattutto di libri, ma anche di biglietti più o meno simpatici.

Però Victor, da quando ha cominciato a fare quelle fantasie, è sempre distratto e un giorno rischia di investire un cane che sembra non avere un padrone. Decide di tenerlo e lo chiama Venerdì. Non può sapere che Venerdì attirerà sul furgone delle consegne anche un bambino di nome Leon, che adora leggere, soprattutto se nelle storie c’è un cane. Un bambino con molta fantasia!

Ben presto, il furgone delle consegne non sarà più solo questo, ma anche un bibliobus, un posto dove le persone vanno a prendere i libri o anche solo a parlare.

Perché i libri uniscono le persone, e forse né Victor, né Bianca Martini, né Leon e Venerdì, né la libraia sono soli come pensavano.

Buona lettura 📚, alla prossima! 😘👋

Alisea Z.

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